Byd cinese punta all’Italia: 380 aziende nel mirino per rivoluzionare l’auto elettrica!

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Il gigante automobilistico cinese mira a stabilire una connessione con le imprese italiane del settore automotive. Al Supplier Meeting di Torino, più di 500 partecipanti e 176 incontri B2B per esplorare collaborazioni nei futuri stabilimenti europei, a partire dall’Ungheria che avvierà la produzione a fine anno. Ecco i dettagli e le prospettive per le aziende | Stellantis, i partner Exor, Peugeot e lo Stato francese rafforzano la società: le nuove quote di controllo | Renault prevede crescita nel 2024 ma con margini inferiori alle attese. De Meo: potremmo ritornare in Russia

Il colosso dell’auto cinese Byd ha tenuto a Torino il Byd Supplier Meeting, un evento chiave per consolidare i rapporti con il settore italiano dei componenti auto e per selezionare nuovi fornitori per i suoi futuri impianti in Europa. Con il patrocinio di Anfia, l’evento si è svolto giovedì 20 e ha attirato 380 aziende, con un’affluenza di oltre 500 persone e 176 incontri B2B, indicando un marcato interesse del settore verso le opportunità proposte dal conglomerato asiatico.

L’interesse di Byd per la filiera italiana

L’evento si è svolto al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (Mauto) e ha offerto un’importante occasione per delineare le strategie industriali di Byd in Europa. Il gruppo, leader nel settore della mobilità elettrica, ha confermato il suo impegno nello sviluppo di un ecosistema produttivo locale, con un focus particolare sugli approvvigionamenti per i suoi stabilimenti europei, inclusa la fabbrica programmata in Ungheria, prevista per iniziare la produzione di auto entro la fine dell’anno.

  • Leggi anche: Stellantis, i soci Exor, Peugeot e Stato francese rafforzano la società: le nuove quote di controllo

Enorme risposta dalla filiera italiana

La grande partecipazione all’evento ha superato le aspettative iniziali, spingendo Byd a pianificare un secondo incontro. Durante la sessione plenaria hanno preso la parola figure di spicco del settore, tra cui Roberto Vavassori, presidente di Anfia, Andrea Tronzano, assessore regionale allo Sviluppo delle Attività Produttive del Piemonte, e Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino. Per Byd erano presenti Zhiqi He, executive vice president e coo di Byd Auto, e l’ex manager di Fca Alfredo Altavilla, europe special advisor di Byd.

Altavilla: L’Italia è il primo Paese coinvolto

In occasione del suo intervento, Alfredo Altavilla ha enfatizzato l’importanza della collaborazione con l’industria italiana. «L’Italia è il primo paese coinvolto in questa iniziativa e ritengo sia cruciale offrire alle nostre aziende l’opportunità di essere in prima linea nella transizione tecnologica della mobilità», ha affermato il manager. «La qualità e il know-how dei componenti italiani sono apprezzati a livello mondiale e possono essere decisivi per il successo della strategia industriale di Byd in Europa».

Produzione europea e collaborazioni industriali

Uno dei principali obiettivi dell’incontro è stato esplorare le possibilità di collaborazione per la produzione locale di veicoli Byd in Europa, a cominciare dallo stabilimento in Ungheria, che sarà operativo dall’ultimo trimestre del 2025. L’obiettivo del gruppo è commercializzare in Europa auto prodotte direttamente negli impianti europei, diminuendo la dipendenza dalla produzione asiatica e avvicinandosi più ai mercati target. A dimostrazione dell’interesse verso il mercato europeo, Byd ha anche organizzato test drive per i partecipanti, esponendo sette modelli della sua gamma, inclusi le nuove Atto 2 e Sealion 7, oltre a Seal U Dmi, Seal U, Seal, Dolphin e Atto 3.

Piemonte e Italia al cuore della transizione elettrica

L’evento ha riaffermato l’importanza strategica della componentistica piemontese e italiana, un settore che aspira a mantenere una posizione di leader nell’elettrificazione della mobilità e nelle tecnologie digitali per l’automotive. L’assessore Andrea Tronzano ha sottolineato l’importanza di sfruttare le opportunità generate dai nuovi investimenti industriali. «L’obiettivo della Regione è garantire che questa trasformazione apporti benefici tangibili alle imprese locali, con nuove possibilità di sviluppo e posti di lavoro qualificati». Anche Roberto Vavassori, presidente di Anfia, ha evidenziato che «le aziende italiane della componentistica hanno una grande occasione di inserirsi nella supply chain di un gruppo in rapida espansione come Byd. Il nostro settore è fortemente internazionalizzato e pronto ad affrontare le sfide della transizione energetica e digitale».



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