Da Professionista a Professionista: Le 4 Grandi Sfide della Pandemia e Come Superarle

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1. Aumento del costo dei materiali di costruzione. Durante la pandemia, il settore edile ha subito un notevole aumento dei costi di materiali essenziali come il rame, l’acciaio, il legno, il petrolio e il polietilene. Questo aumento è dovuto a diverse cause, tra cui le restrizioni pandemiche che hanno interrotto le catene di approvvigionamento e la chiusura di alcune fabbriche, insieme alla ripresa vigorosa di altre.

«Abbiamo scoperto che i prezzi dei materiali sono aumentati proprio mentre eravamo in piena attività di cantiere», spiegano da CN Group.

Anna Costella, architetta, ha una visione più ottimista: «I miei fornitori hanno mantenuto i prezzi stabili per i contratti già in vigore, quindi non ho avuto problemi con i miei clienti nonostante l’aumento generale dei prezzi».

Strategie di adattamento. Alcuni professionisti, come CN Group, hanno scelto di proteggere il cliente assorbendo loro stessi i costi aggiuntivi: «Il cliente non è responsabile per questi disagi e accettiamo di ridurre il nostro margine di profitto».

«I fornitori ci hanno avvertito di un notevole aumento dei prezzi dei materiali», condivide Cecilia Tomassini di L2 Architettura Studio. «Siamo consapevoli che dobbiamo fare attenzione nella scelta dei materiali e, ove possibile, anticipare gli acquisti per evitare ritardi nei lavori».

L’adozione di strategie come la ricerca di offerte, l’uso di materiali locali o riciclati può aiutare a contenere i costi.

Budget: strategie per affrontare le sfide comuni

2. Ritardi nelle consegne. «Uno dei problemi emergenti nel nostro settore a causa della pandemia è il ritardo nella consegna di materiali e prodotti», riferiscono da CN Group. Questa situazione è strettamente legata agli aumenti dei prezzi e ai problemi di produzione descritti in precedenza. Con i fornitori che devono gestire lunghi arretrati e scorte esaurite, recuperare i ritardi è complicato.

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Le chiusure di frontiere e altri eventi come la Brexit hanno ulteriormente complicato la situazione. «Ora evitiamo fornitori da zone problematiche come la Cina o il Regno Unito; ci concentriamo su fornitori più locali», afferma Maxime Gaffory di Mon Concept Habitation.

Strategie per mitigare i ritardi. L’architetta Costella minimizza i problemi di consegna: «Inizio i lavori solo quando i materiali sono già stati consegnati, così non ho problemi di ritardi».

«I ritardi non dipendono direttamente da noi, ma cerchiamo sempre di anticipare le scelte con i clienti per minimizzare i disagi», condividono da CN Group. L’opzione di privilegiare fornitori locali per ridurre i problemi di consegna è una strategia comune, come spiega Nicolas Payet di Marn Déco: «Preferisco i produttori nazionali o europei. È una scelta sostenibile che anche i clienti apprezzano».

In aggiunta, i professionisti suggeriscono ai clienti di essere flessibili e aperti a soluzioni alternative se necessario.

3. Grande accumulo di lavoro. I fornitori non sono gli unici ad avere arretrati; anche architetti e designer hanno dovuto affrontare ritardi nei progetti a causa dei lockdown. La fase di progettazione ha continuato grazie al lavoro remoto, ma i cantieri hanno subito fermate e ritardi.

«Con la fine della pandemia, abbiamo ricevuto molte richieste di ristrutturazioni, tanto da dover rifiutare alcuni lavori», riferiscono da CN Group.

Strategie per gestire il sovraccarico di lavoro. «È un periodo impegnativo in cui molti clienti attendono preventivi; non vogliamo che questo impatti negativamente sulla nostra immagine o qualità del lavoro, quindi stiamo estendendo gli orari di lavoro», spiega CN Group.

Molti professionisti ora comunicano tempi di attesa più lunghi ai clienti, preferendo sorprenderli finendo prima piuttosto che deluderli con ritardi.

La collaborazione con altri professionisti può aiutare a gestire i tempi di attesa, come fa Stéphanie Romon di Expression Architecte Interior: «Gestisco tutte le richieste e, se necessario, collaboro con colleghi fidati. È anche un modo per supportare i colleghi in questi tempi difficili».

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4. Limitazioni nelle relazioni. Le restrizioni di movimento e i lockdown complicano le interazioni tra professionisti e clienti, così come tra membri dello stesso team. La maggior parte degli incontri si svolge ancora a distanza, il che richiede organizzazione ma può comunque essere efficace.
Strategie per le riunioni a distanza. «Grazie a strumenti come Zoom, Skype o le videochiamate WhatsApp, possiamo organizzare incontri efficaci e discutere i progetti senza problemi», spiega l’architetta Alessia Bettazzi dello studio Bettazzi + Percoco. «Consiglio ai futuri clienti di fidarsi di noi; abbiamo tutti gli strumenti per gestire i progetti efficacemente, non limitatevi a usare la tecnologia solo per svago ma consideratela anche per scopi professionali».

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Raccontaci: quali sfide legate alla pandemia stai affrontando nel tuo lavoro e come le stai gestendo?

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