Guida alla trasformazione di un edificio agricolo in una residenza di campagna
Definizione della destinazione d’uso
Ogni proprietà immobiliare è definita da una destinazione urbanistica che ne specifica le funzioni e gli usi permessi. Il DPR 380/2001 identifica cinque categorie funzionali, tra cui quella residenziale e quella rurale, e stabilisce che cambiare la destinazione d’uso di un immobile è un’azione di rilievo urbanistico che può essere permessa solo attraverso norme comunali specifiche.
Ogni proprietà immobiliare è definita da una destinazione urbanistica che ne specifica le funzioni e gli usi permessi. Il DPR 380/2001 identifica cinque categorie funzionali, tra cui quella residenziale e quella rurale, e stabilisce che cambiare la destinazione d’uso di un immobile è un’azione di rilievo urbanistico che può essere permessa solo attraverso norme comunali specifiche.
Localizzazione della destinazione d’uso
La destinazione d’uso di un immobile è documentata nei registri comunali, mentre la categoria catastale non è indicativa per gli edifici rurali, dato che dal DL del 6 dicembre 2011 n. 201, tutti gli immobili rurali devono essere registrati al Catasto Fabbricati.
La destinazione d’uso di un immobile è documentata nei registri comunali, mentre la categoria catastale non è indicativa per gli edifici rurali, dato che dal DL del 6 dicembre 2011 n. 201, tutti gli immobili rurali devono essere registrati al Catasto Fabbricati.
Il passaggio da uso rurale a residenziale richiede la deruralizzazione
Per trasformare un edificio rurale in abitabile è necessario adeguare spazi e impianti alle normative sanitarie, considerando le dimensioni minime delle stanze e il rispetto delle norme di salubrità.
Per trasformare un edificio rurale in abitabile è necessario adeguare spazi e impianti alle normative sanitarie, considerando le dimensioni minime delle stanze e il rispetto delle norme di salubrità.
Parallelamente, si procede con la deruralizzazione urbanistica dell’immobile, che include il pagamento di contributi comunali.
Pratiche edilizie necessarie per la conversione
La pratica edilizia richiesta per cambiare la destinazione d’uso di un edificio rurale dipende dalle norme comunali e dalla natura degli interventi. Recenti aggiornamenti normativi hanno modificato il DPR 380/2001, seguendo la Sentenza n.6873/2017.
La pratica edilizia richiesta per cambiare la destinazione d’uso di un edificio rurale dipende dalle norme comunali e dalla natura degli interventi. Recenti aggiornamenti normativi hanno modificato il DPR 380/2001, seguendo la Sentenza n.6873/2017.
Nel caso di trasformazione di un’abitazione rurale in residenziale senza nuove costruzioni, è comunque necessaria la deruralizzazione a causa dell’aumento del carico urbanistico.
Secondo l’art.3 del DPR menzionato, il cambio di destinazione d’uso è possibile con interventi di restauro e risanamento conservativo per edifici fuori dalle zone A dei centri storici. I lavori di restauro possono essere avviati con una CILA per interventi leggeri, o con una SCIA per quelli più invasivi che richiedono modifiche strutturali. Al termine, è necessario presentare una nuova Segnalazione Certificata di Agibilità.
Riepilogo dei passaggi
Per chi sogna di vivere in campagna, ecco i passaggi per convertire un edificio rurale in abitazione:
Per chi sogna di vivere in campagna, ecco i passaggi per convertire un edificio rurale in abitazione:
- Controllare la destinazione urbanistica in Comune
- Sviluppare un progetto di recupero con un professionista
- Presentare la pratica di cambio d’uso e deruralizzazione
- Realizzare i lavori di costruzione
- Presentare la segnalazione certificata di agibilità
- Aggiornare i dati catastali
Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2018 e successivamente aggiornato.
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Esperto nel settore immobiliare, Marco Esposito guida i lettori nella comprensione delle tendenze del mercato italiano. Grazie ai suoi consigli pratici, individua le migliori opportunità d’investimento nel settore.
Non è consentito risiedere in un immobile rurale, come una masseria o un casale, a meno che non si sia agricoltori professionisti. Questo perché il DPR 380/2001 fa una distinzione chiara tra edifici destinati a uso residenziale, accessibili a tutti, e quelli destinati ad altri usi. Per trasformare un immobile rurale in residenziale, è necessario un cambio di destinazione d’uso.
Per “edificio con destinazione d’uso rurale” si intendono strutture come annessi agricoli, fienili, stalle, legnaie, ricoveri per attrezzi, porcili, magazzini o capannoni agricoli, baracche e pollai.