Meloni Spinge sul Piano Casa: Rivoluzione per Giovani Coppie e Affitti, Novità sugli Alloggi Popolari

L’annuncio del primo Piano Casa risale al 1949, fatto dall’onorevole Amintore Fanfani, mentre l’ultimo è stato quello dell’ex presidente Silvio Berlusconi nel 2009. Ora, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è impegnata nella creazione di un nuovo Piano Casa. Il progetto, ancora in fase di elaborazione, si articolerà su tre linee d’intervento distinte, tutte finalizzate a migliorare l’accesso all’abitazione.

Fonti del governo rivelano a MF-Milano Finanza che la prima linea d’azione mira a risolvere l’emergenza abitativa attraverso l’aumento degli alloggi sociali, il secondo obiettivo è fornire una via preferenziale per le giovani coppie alla ricerca di un’abitazione, e il terzo si concentrerà su una serie di normative per proteggere le parti coinvolte in affitti o acquisti immobiliari.

Il Palazzo Chigi e il Ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini stanno lavorando al dossier da tempo, ma ora con l’avvicinarsi della legge di Bilancio, il governo desidera accelerare. Secondo l’Ance, in Italia solo il 3,8% delle famiglie abita in alloggi di edilizia residenziale pubblica, a fronte del 24% in Austria, del 16% in Francia e del 29% in Olanda. Per aumentare questa percentuale, il Ministro sta pianificando di recuperare 15.000 alloggi popolari nelle periferie entro giugno del prossimo anno.

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Un fondo dei fondi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico

Uno degli argomenti più rilevanti riguarda le giovani coppie. Questo perché è il settore su cui si conoscono meno dettagli. Non solo dal punto di vista economico – l’Ance stima che sarebbero necessari 15 miliardi di euro distribuiti nei prossimi dieci anni – ma anche dal punto di vista operativo. Tuttavia, è emerso che l’opzione più probabile su cui il governo sta riflettendo è attirare investitori privati e istituzionali, attraverso la creazione di un Fondo dei Fondi, per rinnovare l’ampio patrimonio immobiliare statale.

Il modello di riferimento potrebbe essere quello del «FoF Infrastrutture», un Fondo dei Fondi avviato da Cdp Real Asset, una società di gestione immobiliare di Cassa, nel 2023. Il FoF opera investendo selettivamente in fondi di investimento alternativi chiusi, con progetti di nuova realizzazione e di revamping, promuovendo aspetti ambientali, sociali e di governance.

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Un modello adatto al ceto medio

Nel caso del Piano Casa, l’approccio sarebbe esclusivamente di revamping, poiché l’obiettivo è quello di adottare un modello di “zero consumo” del suolo che beneficerebbe il governo sotto diversi aspetti. Da un lato, accelererebbe la razionalizzazione degli immobili pubblici, su cui sta già lavorando la sottosegretaria al Mef Lucia Albano, e dall’altro favorirebbe l’introduzione sul mercato di abitazioni innovative, riqualificate e distribuite in vari quartieri urbani, inclusi quelli centrali attualmente inaccessibili economicamente.

Una delle priorità del governo è sviluppare un modello diverso da quello delle case popolari, con l’intento di offrire soluzioni abitative personalizzate per le giovani coppie, particolarmente quelle del ceto medio, che lottano contro affitti proibitivi. La riqualificazione degli immobili statali offrirebbe anche un vantaggio temporale al governo: lavorare su edifici già esistenti permetterebbe di evitare le lunghe procedure burocratiche necessarie per nuove costruzioni. Tuttavia, la condizione essenziale per realizzare questo progetto è, naturalmente, l’engagement di investitori privati che con il loro capitale potrebbero alleviare il bilancio pubblico. (riproduzione riservata)