Gestione patrimoniale: come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore!

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L’ultimo studio effettuato in Europa da EY (European Financial Services AI Survey su oltre 100 entità nel settore bancario, assicurativo e finanziario) rivela che i vertici dei servizi finanziari stanno progressivamente adottando tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e sull’intelligenza artificiale generativa per incrementare produttività ed efficienza. Il settore del wealth management, che comprende circa il 20% del campione analizzato, sembra essere il meno avanzato. Per quanto riguarda l’adozione dell’intelligenza artificiale, il 36% delle imprese è in una fase avanzata, il 32% ha intensificato l’uso nell’ultimo anno e il 68% prevede di applicare l’intelligenza generativa in specifiche aree di business nei prossimi 12 mesi.

ASPETTATIVE

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Impatto sulla produttività

Le principali aree di impatto includono il miglioramento dell’esperienza lavorativa per i dipendenti (68%) e l’aumento dell’efficienza operativa (59%). Riguardo alle competenze e alla formazione, il 36% delle aziende afferma che il proprio personale possiede le abilità necessarie per implementare l’IA generativa, mentre il 23% ritiene che tali competenze siano parzialmente presenti. Il 55% delle imprese ha in programma attività di formazione per integrare l’IA generativa e solo il 9% non ha previsto iniziative formative.

IMPATTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA

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Sfide e problemi

Le sfide principali nell’integrazione dell’IA generativa sono la limitata comprensione delle sue applicazioni (64%), l’incertezza sugli effetti normativi (50%) e i costi di implementazione (27%). Emergono inoltre preoccupazioni etiche legate alla trasparenza (59%), al rischio di discriminazione (55%), alla privacy (50%) e alla qualità dei risultati (55%). Il 50% delle aziende si considera “abbastanza preparato” per affrontare le normative sull’IA, mentre il 23% non ha ancora iniziato a valutare gli effetti normativi e il 41% ha un inventario centralizzato dei sistemi di IA.

Gestione dei patrimoni

Se il settore dell’asset management si dimostra più avanzato nell’adozione di sistemi di intelligenza artificiale generativa, il segmento del wealth management, specialmente in Italia, appare ancora in una fase di esplorazione. “A seconda delle risorse investite in questa innovazione, che vede i grandi attori più capaci, dopo un’iniziale fase di sperimentazione, è ora il momento di rendere operativa questa tecnologia, efficiente e accessibile a tutti, non solo agli esperti – evidenzia Giovanni Incarnato, Leader del settore Wealth & Asset Management di EY in Italia. È fondamentale definire una strategia chiara, collaborare tra le diverse aree aziendali e le strutture tecnologiche, stabilire gli strumenti e il modello di implementazione e creare un ambiente produttivo per internalizzare le competenze, realizzare benefici immediati e generare entusiasmo per le future implementazioni”. L’esperto aggiunge che, nonostante i grandi progressi tecnologici, nel settore del wealth management “c’è ancora molto da fare per raggiungere un adeguato livello di consapevolezza nelle aziende, che devono dotarsi di personale qualificato e programmi di gestione del cambiamento, aree in cui le banche investono ancora poco. Questi passaggi e investimenti sono cruciali affinché tutti, e non solo gli specialisti, possano beneficiare dell’adozione dell’intelligenza artificiale. Come tutte le innovazioni, anche l’IA richiede tempo ma offre in cambio l’opportunità di ottimizzare processi che liberano risorse per analizzare i dati, un’attività che negli ultimi anni ha beneficiato enormemente dell’IA per estrarre tendenze e fornire raccomandazioni corrette ai clienti”.

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