Borsa di Milano: perché l’accordo con Trump ha fatto impennare i mercati italiani?

Condividi con i tuoi amici!

Mercati europei dinamici

La Borsa di Milano ha continuato a salire a metà seduta, in linea con il trend rialzista dei mercati europei. L’indice Ftse Mib è salito dell’1,20%, con volumi di scambio che hanno raggiunto 1,42 miliardi di euro alle 12:50 circa. Questa performance è stata ampiamente favorita dalle aspettative di un imminente accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito.

Trump annuncia una “giornata speciale

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto scalpore quando ha annunciato sui social media che oggi sarebbe stato “un giorno davvero speciale ed emozionante” per le relazioni tra Stati Uniti e Gran Bretagna.

Questa dichiarazione, che ha preannunciato la firma di un importante accordo commerciale tra le due potenze, ha infuso un tangibile ottimismo nei mercati, come dimostrano i futures statunitensi, anch’essi in rialzo.

Il settore bancario sotto i riflettori

I titoli bancari hanno dominato le contrattazioni positive a Milano. Bper è balzata del 2,34% dopo aver annunciato uno spettacolare aumento del 43,2% dell’utile netto trimestrale, segnando il miglior trimestre della sua storia.

UniCredit è rimbalzata dell’1,5% dopo la reazione del giorno precedente, mentre Intesa Sanpaolo ha guadagnato il 2,4%. L’indice del settore bancario nel suo complesso è salito dell’1,8%.

Tim alla ricerca dell’equilibrio

Tim (Telecom Italia) mostra una netta preferenza: dopo aver aperto in forte ribasso, ora limita le perdite allo 0,3%, mentre le azioni di risparmio guadagnano lo 0,20%.

Nonostante i risultati trimestrali in linea con le aspettative e le prospettive confermate per il 2025, il titolo soffre di prese di profitto dopo un’impennata del 37% dall’inizio dell’anno, portando NewStreet ad abbassare la propria raccomandazione.

Leggi anche  Trova 48.000 euro tra le pareti della casa appena acquistata, ma la sua gioia è di breve durata

Performance eccezionali al di fuori dell’indice principale

Diversi titoli al di fuori del Ftse Mib hanno registrato forti performance. Safilo ha registrato un balzo del 6,9% in seguito a risultati migliori del previsto, con margini in crescita. Prysmian ha guadagnato il 6,6%, sostenuta da una solida attività di trasmissione.

Ariston ha proseguito il suo trend di crescita con un aumento del 9%, portando Equita ad alzare il suo target price del 6% a 4,9 euro per azione.

Conclusione

La Borsa di Milano ha dimostrato la sua resistenza in un contesto di aspettative di accordi commerciali internazionali e di una stagione di risultati trimestrali generalmente positivi. La sovraperformance del settore bancario ha più che compensato il calo delle utilities, riflettendo una classica rotazione settoriale in un mercato che anticipa prospettive economiche positive.

Gli investitori sembrano privilegiare i titoli ciclici, suggerendo una maggiore fiducia nella traiettoria di crescita dell’Europa nonostante le continue incertezze a livello internazionale.

Fonte: ZoneBourse

Articoli simili

Valuta questo articolo
Condividi con i tuoi amici!

Lascia un commento

Share to...