PSR, Pentassuglia: “Pronti sei nuovi avvisi pubblici, di cui uno dedicato al sostegno delle imprese agricole colpite dagli effetti del conflitto russo ucraino”

Pronti altri sei nuovi importanti avvisi pubblici a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 tra cui un intervento eccezionale in favore degli agricoltori e imprenditori particolarmente colpiti dagli effetti del conflitto russo ucraino. 

“Abbiamo incontrato questa mattina – ha fatto sapere l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – i rappresentanti del partenariato socio economico pugliese per condividere e accogliere pareri e indicazioni in vista dell’imminente pubblicazione dei nuovi bandi”. 


I nuovi avvisi sono dedicati al sostegno per
•    investimenti strutturali delle imprese di giovani agricoltori (Sottomisura 4.1b);
•    ammodernamento della viabilità rurale (Sottomisura 7.2 b);
•    infrastrutture finalizzate alla fornitura di servizio agrometeorologico per l’attuazione  corretta delle pratiche agricole nel campo della difesa integrata e dell’irrigazione e per
l’applicazione delle prescrizioni previste dalle Misure agroclimatico-ambientali del PSR (Sottomisura 4.3c);
•    sviluppo della cooperazione di filiera, alla sua creazione, crescita commerciale e promozione (Sottomisura 16.4); 
•    sviluppo delle aree forestali e il miglioramento della redditività delle foreste (Sottomisura  8.1).

“Si tratta, nello specifico – ha sottolineato Pentassuglia -,  di quattro importanti avvisi pubblici che, con un importo complessivo di circa 60 milioni di euro, favoriranno nel medio lungo periodo il miglioramento del sistema agro forestale pugliese. A questi si aggiunge un intervento specifico, a valere sulla Misura 22 del PSR Puglia, di tipo eccezionale che, con una dotazione finanziaria di 7 milioni e mezzo di euro, avrà l’obiettivo di sostenere, con una piccola iniezione di liquidità, le imprese zootecniche, operanti nei settori della produzione di carne e del latte, colpite dalla crisi energetica e dal blocco delle importazioni causati dal conflitto bellico purtroppo ancora in atto”.

 

Fonte: Regione Puglia