Xylella, la rilevazione precoce con un biosensore elettronico

Un biosensore elettronico per scoprire velocemente le piante infette e rivelare in maniera accurata la presenza di un singolo batterio di Xylella fastidiosa ,direttamente in campo prima che ne siano visibili gli effetti. È il risultato di un progetto realizzato dai dipartimenti di Chimica, Farmacia-Scienze del farmaco e Fisica dell’U

Un biosensore elettronico per scoprire velocemente le piante infette e rivelare in maniera accurata la presenza di un singolo batterio di Xylella fastidiosa ,direttamente in campo prima che ne siano visibili gli effetti. È il risultato di un progetto realizzato dai dipartimenti di Chimica, Farmacia-Scienze del farmaco e Fisica dell’Università degli studi di Bari e dall’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) del CNR, in collaborazione con la società Agritest.

Lo studio, pubblicato su Advanced Science, prestigiosa rivista internazionale ad elevatissimo Impact factor (16.8), permette di intervenire in maniera più efficace e, soprattutto, più tempestiva, prima che la malattia si manifesti in modo evidente sugli olivi.

“La rivelazione ultrasensibile di Xylella fastidiosa – spiega Luisa Torsi, ordinaria di chimica analitica dell’Università di Bari e vicepresidente del Consiglio scientifico del CNR, che ha coordinato la ricerca –  si è avvalsa fino ad ora di test di rilevamento molecolare, che impiegano come target il Dna del batterio stesso. Queste analisi, tuttavia, prevedono l’impiego di infrastrutture di laboratorio, assieme a tempi di analisi di almeno 3 ore. L’innovativa piattaforma elettronica proposta dal team di ricercatori baresi consentirebbe invece la rivelazione del singolo batterio in appena 30 minuti direttamente in campo”.

Si tratta di uno strumento rapido per diagnosticare velocemente e cercare di arrestare la malattia, per la quale finora non sono state trovate cure capaci di risanare le piante infette. Il progetto è importante perché la rivelazione precoce di organismi patogeni delle piante potrebbe trovare numerose applicazioni nella diagnostica in campo di malattie infestanti. (F.B.)