Introduzione alla trasformazione industriale
Un distretto industriale del Sud Italia stava affrontando una grave crisi a causa della sua dipendenza da un unico grande conglomerato. La soluzione per il rilancio è stata l’implementazione di un nuovo modello di business completamente differente. Successivamente al fallimento del complesso molisano di alta moda guidato da Ittierre, la famiglia Valerio, operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti dal 1989, ha preso in carico l’area industriale precedentemente occupata dalla ex Ittierre a Pettoranello di Molise (Isernia). L’obiettivo è stato quello di creare un centro avanzato per la selezione e il riciclo delle plastiche, destinato alla produzione di materie prime secondarie e al recupero dei residui di lavorazione trasformati in olio pirolitico per l’industria chimica, per la futura produzione di monomeri e polimeri.
Nel marzo del 2023 è stata fondata Res, acronimo di “Recupero Etico Sostenibile”, che ha fatto il suo debutto sul mercato Euronext Growth Milan il 4 maggio 2023, con un prezzo iniziale di 4 euro per azione. Attualmente, Res gestisce nell’ex sito di Ittierre un impianto di selezione intensiva delle plastiche, inaugurato a gennaio 2024, e un impianto di lavaggio e granulazione delle plastiche (Pet, Hdpe, Pp), avviato a giugno 2024 per la produzione di fiocchi di plastica riciclata.
I dati finanziari
Al termine dell’anno 2024, Res ha registrato risultati notevolmente positivi. I ricavi sono aumentati del 45,5% raggiungendo 27,9 milioni di euro, grazie principalmente all’aumento dei rifiuti trattati negli impianti storici del gruppo a Tufo Colonoco (cresciuti del 30% a 18,2 milioni) e Pozzilli (aumentati del 95,5% a 6,7 milioni), situati anch’essi in Molise e specializzati nella produzione di combustibili solidi secondari (Css). Nonostante ci sia stata una diminuzione nella quota di materiali riciclati provenienti dall’impianto di Pozzilli (calo del 42,4% a 914.000 euro), il nuovo impianto di Pettoranello ha contribuito con 1,7 milioni. Inoltre, altri ricavi sono cresciuti del 70,1% raggiungendo 2,1 milioni.
Dividendo e performance finanziaria
Il gruppo Res ha visto un significativo incremento dell’EBITDA, passando da 4,4 milioni a 10,3 milioni, e dell’EBITDA adjusted, da 4,6 a 11,2 milioni (con costi non ricorrenti aumentati da 204.000 a 910.000 euro); quest’ultimo risultato ha permesso di raggiungere il valore soglia di 11 milioni stabilito durante l’IPO per la conversione o l’annullamento delle Price Adjustment Shares (2 milioni di azioni, non quotate, su un totale di 12.699.230 azioni del capitale sociale).
Similmente, l’EBIT è aumentato da 3,1 a 8,2 milioni e l’utile netto è cresciuto da 2 a 5,3 milioni. È stato deciso un dividendo di 0,14 euro per azione, pagabile dal 21 maggio 2025, per un totale di circa 1,78 milioni di euro, corrispondente a un pay-out del 33%. Al 31 dicembre 2024, Res ha mostrato un indebitamento finanziario netto di 9,3 milioni, rispetto a 1,6 milioni alla stessa data del 2023, a causa di investimenti nell’impianto di Pettoranello per 1,5 milioni, nei primi investimenti per l’impianto di riciclo chimico delle plastiche (6,9 milioni) i cui primi moduli saranno consegnati a giugno 2025, e per l’impianto di produzione di idrogeno (1,5 milioni). Nonostante ciò, il rapporto debito/capitale proprio alla fine del 2024 era di circa 0,5 volte, quindi contenuto.
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Esperta in finanza, Giulia Moretti analizza con rigore le tendenze economiche e i movimenti del mercato. Traduce la complessità finanziaria in informazioni semplici per permetterti di fare scelte consapevoli.