Sottomisura 4.1 B: approvato l’Avviso Pubblico 2023

La finalità dell’operazione è quella di migliorare la competitività e la sostenibilità dell’impresa dei giovani
agricoltori che si sono insediati in agricoltura per la prima volta ai sensi della Sottomisura 6.1 e richiedenti il
beneficio del premio di primo insediamento correlato alle risorse finanziarie “Next Generation”.

 

Possono essere beneficiari i giovani agricoltori che si sono insediati in agricoltura per la prima volta ai sensi della
SM 6.1, richiedenti il beneficio del premio di primo insediamento correlato alle risorse finanziarie “Next
Generation” (Avviso approvato con DAdG n. 60 del 23/05/2022 (BURP n. 59 del 26/05/2022) successivamente
integrata con DAdG n. 93 del 21/96/2022 (BURP n. 73 del 30/06/2022).

 

Il limite minimo del costo totale dell’investimento previsto nel Piano Aziendale non potrà essere inferiore ad €
30.000,00, mentre quello massimo non potrà essere superiore ad € 150.000,00, comprese le spese generali.
Nel caso di insediamenti plurimi ai sensi della sottomisura 6.1, tali limiti saranno pari a € 60.000,00 e € 300.000,00,
comprese le spese generali.

 

L’operazione mira a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle imprese dei giovani agricoltori
che si insediano in agricoltura per la prima volta ai sensi della Sottomisura 6.1 e richiedenti il beneficio del premio
di primo insediamento correlato alle risorse finanziarie “Next Generation”, ed in particolare promuove:
1. l’innovazione tecnologica, in particolare quella relativa all’introduzione di impianti, macchine, attrezzature e
sistemi che migliorano la qualità dei prodotti e riducono i costi di produzione;
2. la riconversione varietale e la diversificazione colturale delle produzioni agricole regionali;
3. l’incremento del valore aggiunto attraverso l’integrazione orizzontale;
4. il miglioramento della sostenibilità ambientale delle attività produttive aziendali;
5. la riduzione dell’approvvigionamento energetico da fonti fossili con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili
come le biomasse, che comunque non possono derivare da coltivazioni dedicate;
6. la realizzazione di interventi mirati al risparmio idrico e all’efficientamento delle reti idriche aziendali.