Investire di più per il Made in Italy: l’intervista del presidente Giansanti sul Corriere della Sera
Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in una lunga intervista sul Corriere della Sera sottolinea come il 2022 non sia stato un anno buono e come le prospettive per il 2023 non siano positive. In occasione dell’assemblea generale della Confederazione che si tiene oggi a Villa Aurelia, Giansanti chiederà al governo di sostenere il settore primario, le cui imprese hanno bisogno di liquidità, esattamente come quelle industriali. In Germania e Francia, ricorda Giansanti, sono stati varati sostegni pubblici fino alla fine del 2023, mentre in Italia gli interventi previsti dalla Legge di Bilancio, sebbene rilevanti, si limitano al primo trimestre dell’anno prossimo. Questo crea una situazione di disparità competitiva tra le imprese.
Alle misure per contenere il caro bollette, dice Giansanti, vanno aggiunti provvedimenti a sostegno della liquidità delle imprese, come ad esempio la proroga delle moratorie sui prestiti, che scadranno alla fine di quest’anno. Le imprese devono fronteggiare difficoltà enormi, come ad esempio il prezzo e la ridotta offerta di fertilizzanti. Per questo Confagricoltura, aggiunge Giansanti, chiede al governo di proporre l’acquisto centralizzato, a livello europeo, di fertilizzanti. Le aziende d’altro canto stanno facendo la loro parte, anche sul fronte della sostenibilità, con la produzione di energie rinnovabili. Sono chiamate a produrre il 30% in più nei prossimi dieci anni, per l’aumento demografico, ma per farlo occorre investire in tecnologia e innovazione, ribadisce Giansanti. Servono inoltre infrastrutture per connettere l’agricoltura italiana con il mercato internazionale. La crisi energetica non sarà di breve durata, conclude il presidente di Confagricoltura, e i prezzi dell’energia non torneranno in tempi brevi sui livelli pre-crisi.