Il ruolo dell’agricoltura per uno sviluppo sostenibile: l’intervento del vicepresidente Emo Capodilista al Glocal Economic Forum ESG89

“Nonostante le difficoltà emergenziali, l’agricoltura italiana non ha smesso di rappresentare uno dei principali settori produttivi del Paese, dimostrandosi capace di traguardare importanti successi: dall’affermarsi al primo posto tra i sistemi agricoli europei per valore aggiunto fino a segnare un export agroalimentare in costante crescita, passando dal record dei 50 miliardi dello scorso anno ad una prospettiva di oltre 60 miliardi per il 2022” lo ha detto il vicepresidente di Confagricoltura Giordano Emo Capodilista, intervenuto al Glocal Economic Forum ESG89 “Il valore della rinascita economica sostenibile”, organizzato da Cuore Economico e che si è svolto oggi a Roma nella sede di Rappresentanza della Commissione Europea in Italia.

Emo Capodilista, all’evento a cui hanno preso parte, tra gli altri, Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, ha altresì sottolineato “che quando si parla di sostenibilità, spesso l’agricoltura viene messa erroneamente nel banco degli imputati, mentre è la prima vittima dei cambiamenti climatici in atto. Basti pensare che la siccità di quest’anno, la più pesante affrontata negli ultimi cinquecento anni, ha provocato danni per 5/6 miliardi di euro”. Il vicepresidente di Confagricoltura ha ribadito come sostenibilità ambientale e sostenibilità economica non siano in contrapposizione come spesso si vuol far credere, bensì vadano di pari passo, grazie anche all’innovazione tecnologica e digitale e alla meccanizzazione intelligente.

“Siamo l’eccellenza mondiale dell’agroalimentare e uno dei Paesi più attenti alla qualità e alla sostenibilità. La strada della transizione ecologica – ha concluso Emo Capodilista – è stata tracciata ed il settore primario si è reso disponibile a dare il suo contributo, passando dall’essere un modello di produzione alimentare a divenire altresì un modello di produzione energetica, di energia pulita e rinnovabile, fungendo da traino per lo sviluppo sostenibile del Paese, ma lo sforzo verso una vera transizione climatica globale non può che essere collettivo”.