Alluvione Marche, Confagricoltura fa la conta dei danni. Il primo pensiero alle vittime. Rischio idrogeologico priorità per il Paese

Confagricoltura Marche si è messa subito al lavoro per assistere le proprie imprese nella conta dei danni dopo la bomba d’acqua che ha colpito la regione. “Il primo pensiero – sottolinea il presidente di Confagricoltura Marche, Federico Castellucci – va alle vittime di questa tragedia e ai loro familiari, a cui Confagricoltura esprime il proprio profondo cordoglio. È stata una bomba d’acqua di violenza inaudita, che ha colpito principalmente le province di Ancona e Pesaro e in particolare le vallate dei fiumi Nevola e Misa”.

Gli uffici provinciali stanno raccogliendo le segnalazioni dei nostri associati e presto saremo in grado di avere un quadro esaustivo. “Confidiamo – continua Castellucci – che poi con la Regione, che ovviamente in queste prime ore ha ben altre emergenze da affrontare legate all’assistenza alla popolazione, si possa avviare un confronto per capire come sostenere le aziende che hanno subito i maggiori danni”.

Tra di esse grave il bilancio per il Consorzio Agrario di Ancona, che ha visto l’acqua invadere due centri di raccolta cereali e distribuzione merci, quelli di Pianello di Ostra e Casine: spazzati via quintali di girasole ammassato per essere immesso nei silos, gravi danni nei magazzini e centri vendita completamente allagati e problemi strutturali anche ad un muro di cinta.

“Di fronte all’ennesimo evento, in questo caso così grave da causare vittime – aggiunge il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – è evidente che è prioritario intervenire con un piano di infrastrutture idriche che possa svolgere un ruolo importante nel trattenere le ondate di piena e, al momento necessario, garantire gli approvvigionamenti. Troppe volte si è rimandata la questione. Non c’è più tempo. Il cambiamento climatico è in atto, i rischi idrogeologici per l’Italia sono alti in tutto il territorio nazionale”.