CREA – Risorsa idrica e transizione energetica: l’evento CREA per il Festival dello Sviluppo Sostenibile

Mancano pochi giorni all’avvio della settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile (8-24 maggio), promosso dall’ASviS con i suoi Gruppi di lavoro. Il calendario è ricco di eventi che, attraverso cinque tappe, portano da Napoli a Bologna, Milano, Torino e Roma, con l’ambizione di animare efficacemente i diversi territori per renderli veri protagonisti del futuro, che il Festival 2023 vuole “tenere acceso” –  come ricorda la sua campagna di comunicazione.

CREA 2030: #sviluppo sostenibile integra i principali pilastri dell’Agenda dell’ONU, puntando i riflettori sulle cinque aree di importanza prioritaria che interessano le persone, il pianeta, la prosperità, la pace, la partnership.

Il CREA – consapevole che, se affrontata in modo olistico, l’agricoltura, per sua natura, può contribuire a raggiungere più della metà dei 17 SDGs – a partire dal 2020, ha sottoscritto l’adesione all’ASviS, nell’ambito del Progetto “Accordo di Cooperazione con il MiPAAF per l’attuazione del POA” – OB.FU. 1.99.10.43.00 – CUP J81G16000000001.

Nell’ambito del Festival 2023, il Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia organizza – in collaborazione con il Forum Permanente del Mediterraneo e Mar Nero – Lion, costituito dai Lions e Leo Clubs aderenti – un evento di portata nazionale, il “Forum permanente sulle diverse sfide che sono comuni agli attori coinvolti nel processo di transizione”.

L’evento in programma per l’8 maggio a Roma, presso la sede della Società Geografica Italiana, è articolato in due sessioni dedicate, rispettivamente, alla risorsa idrica ed alla transizione energetica.

La prima sessione – a cura del Centro di ricerca del CREA – approfondisce “La sostenibilità della risorsa idrica nel contesto agroalimentare italiano e del Mediterraneo: i percorsi per una transizione giusta”. La scarsità di acqua – causata dalle ridotte precipitazioni e dalla loro distribuzione irregolare, nonché da una gestione poco sostenibile e dall’inquinamento – accentua la competizione tra i vari utilizzi della risorsa e genera ricadute importanti sulle produzioni agroalimentari.

Lo scenario è osservato da diverse prospettive: illustrare la programmazione europea e nazionale per una gestione sostenibile dell’acqua e dei territori rurali; focalizzare l’attenzione su emergenza idrica e siccità, il caso del fiume Po e i progetti del CER per l’adattamento al cambiamento climatico; analizzare le proposte e le soluzioni dell’ANBI e dei consorzi di bonifica per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici; denunciare tematiche improrogabili, come il diritto di accesso all’acqua potabile sempre meno scontato, o la siccità, causa di conflitti e spesso origine dei flussi migratori, cui si accompagna l’analisi della dimensione culturale, artistica e spirituale con la quale nei secoli l’uomo ha guardato all’acqua; valutare gli impatti della carenza idrica e degli eventi climatici estremi sulle filiere agroalimentari; ripercorrere le radici della Dieta mediterranea come stile di vita e modello di sviluppo sostenibile.

La sessione riserva un’attenzione particolare alle giovani generazioni, il cui coinvolgimento è indispensabile per la condivisione di una cultura dello sviluppo sostenibile. L’evento rappresenta anche l’occasione per la cerimonia di premiazione del Contest Fotografico “La mia Terra, la mia Acqua” alla presenza di Stefano Vaccari, Direttore Generale CREA.

Per gli studenti è anche prevista una visita didattica guidata presso la sede storica della Società Geografica Italiana che ospita l’evento.

La seconda sessione della giornata – a cura del Forum Permanente del Mediterraneo e Mar Nero – Lion –riguarda il “Mediterraneo per il Futuro dei Giovani – Cambiamenti climatici e Transizione energetica” e ha in programma numerosi interventi volti a: promuovere una gestione etica dell’ambiente, necessaria per migliorare il futuro delle giovani generazioni; favorire la conoscenza della storia, delle tradizioni e delle culture dei popoli del Mediterraneo per agevolare lo sviluppo economico e sociale delle comunità; creare un centro studi per sostenere lo scambio di informazioni e dati; coordinare le iniziative degli operatori pubblici e privati per proteggere l’ambiente dai rischi dei cambiamenti climatici in atto nel bacino del Mediterraneo.

Entrambe le sessioni intendono rafforzare il messaggio chiave del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023: solo attraverso le scelte e i comportamenti individuali e collettivi che mettiamo in atto nel presente possiamo contribuire a tenere viva la prospettiva di un futuro più sostenibile.

 

È possibile partecipare in presenza, previa registrazione al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdy4ZJasP0lZIBnPKKWcIp7IVKUErWh3Vo95L82GhWGyFoW_Q/viewform