Piano strategico nazionale (PSN): audizione informale del Ministro Patuanelli presso le Commissioni Agricoltura di Camera e Senato
Onorevole Presidenti, Onorevoli Deputati e Senatori,
vi ringrazio per l’invito e per avermi offerto questa ulteriore opportunità di confronto sullo stato dei lavori in corso per la definizione del Piano Strategico della PAC.
Come ricorderete, il nostro ultimo incontro, su questo specifico argomento, risale a dicembre 2021. Il mondo è cambiato Sono trascorsi alcuni mesi da allora e ci ritroviamo, oggi, in uno scenario nazionale e internazionale completamente stravolto.
Questa crisi rispetto alla pandemia incide molto di più sull’agricoltura di quanto abbia inciso il Covid perché il tema dei costi delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento non tanto per mancanza di materiali ma per dei moti speculativi che vediamo abbastanza frequenti.
È chiaro che in questo quadro anche il tema della PAC riveste da un lato un ruolo fondamentale per la gestione dell’agricoltura del nostro Paese nella programmazione che si concluderà nel 2027, dall’altra parte ha bisogno di essere adeguata alla contingenza del momento relativamente ad alcune sue previsioni.
Ho sempre detto e dichiarato che non credo che debbano essere messi in discussione gli obiettivi del Green Deal ma serve una maggiore flessibilità in entrata per adeguare alla contingenza ciò che abbiamo intenzione di fare come ragionamento strutturale.
Nell’ultimo decreto, che verrà pubblicato questa settimana, ci sono alcuni elementi importanti, come ad esempio un forte potenziamento delle dotazioni per Ismea per le garanzie. Su questo tema abbiamo ancora un problema a livello europeo rispetto alla quantità del de minimis, ritengo che il nuovo quadro temporaneo 35mila euro sia il risultato minimo acquisito dal commissario, però era necessario fare di più. Sarà necessario rivedere strutturalmente la dotazione del de minimis per le aziende agricole che in questo momento stanno già esaurendo il loro plafond.
Tra le altre misure abbiamo poi rafforzato il fondo filiere con altri 20 mln di euro e ci sarà il bonus 200 euro anche per i lavoratori stagionali dell’agricoltura. Sono certo che il Governo troverà altre dotazioni e altri strumenti per stare il più vicino possibile ad un settore produttivo che rappresenta un valore economico enorme per il nostro paese e che in questo momento sta soffrendo particolarmente.
A livello europeo abbiamo chiesto diverse cose e solo parzialmente siamo stati ascoltati, penso in ordine alla necessità di rallentare il percorso d’attuazione della nuova PAC, che ha obiettivi condivisibili che vanno raggiunti e perseguiti ma che in questo momento di difficoltà per gli agricoltori. Come è stato fatto per il biennio causa Covid, anche questa fase avrebbe bisogno di una riflessione sull’attuazione puntuale della PAC.
Abbiamo chiesto una misura straordinaria modello Covid sui PSR, in modo da poter garantire alle regioni anche una capacità di spesa. È evidente che oggi i bandi PSR sono meno attrattivi perché c’è scarsa capacità di investimento e quindi quelle risorse possono essere utilizzate per misure straordinarie di crisi gestite direttamente dalla Regione.
C’è poi il PNRR, stiamo rispettando tutte le tempistiche che ci eravamo dati sulle diverse misure. Abbiamo emanato V bando per i contratti di filiera, stiamo rapidamente implementando le commissioni che si occupano delle valutazioni dei progetti del IV bando per scorrere la graduatoria. Stiamo valutando i progetti esecutivi del comparto irriguo ed entro settembre avremo la graduatoria.
Sulla parte Agrisolare abbiamo notificato in Europa il decreto e siamo in attesa della luce verde da parte della commissione.
Su questo nel decreto Aiuti ci sarà una novità. Le imprese hanno criticato la questione dell’autoconsumo per il settore primario, ovvero l’impossibilità di installare sulle coperture un numero di pannelli che consentisse una produzione energetica superiore al fabbisogno di consumo interno dell’azienda stessa. Questo però è un vincolo a livello europeo e che si sta adesso discutendo. Laddove l’Europa decidesse di superare quel vincolo noi abbiamo già previsto una norma che inventivi l’installazione di pannelli anche oltre l’autoconsumo aziendale, un obiettivo che dobbiamo perseguire.
Se il 2021 si era chiuso con segnali di solida ripresa e previsioni ottimistiche per l’immediato futuro, l’aggressione russa all’Ucraina ha imposto una completa revisione delle aspettative e delle linee di indirizzo politico ed economico, italiane ed europee.
La necessità di mettere a terra il più velocemente possibile le risorse è la vera sfida del PNRR e delle ingenti risorse della PAC e dei vari decreti fatti in questi mesi e stiamo facendo il possibile perché ciò accada.
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Fonte: MIPAAF