Il presidente di Confagricoltura Puglia Rossi scrive ai prefetti e alle istituzioni regionali: danni irreparabili alle colture e aree rurali ancora isolate

Le fortissime nevicate che hanno colpito la Puglia non hanno creato solo enormi disagi, ma anche irreparabili danni alle produzioni agricole regionali. Isolate sono rimaste intere zone rurali, più lontane da centri urbani e non servite da viabilità principali. Le previsioni meteo indicano ancora un peggioramento della situazione. Il presidente di Confagricoltura Puglia, Donato Rossi, ha perciò scritto ai prefetti di Bari, Bat, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto; al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; e all’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia, perché “monitorino le esigenze che dovessero ancora evidenziarsi nel prossimo periodo specialmente nelle aree ancora isolate e difficilmente raggiungibili”.

“Tutte le colture e le produzioni risultano danneggiate – spiega Rossi – Solo nella zona a cavallo fra Bari e Taranto ci risultano collassati ben 350 ettari di uva da tavola, per un danno stimato approssimativamente in un milione di euro”. Per non parlare della produzione lattiero-casearia. “Le aziende zootecniche della Murgia – dice il presidente di Confagricoltura – sono per la maggior parte totalmente isolate e non possono conferire il latte ai caseifici”. Secondo la normativa vigente, il latte non conferito diventa in poche ore rifiuto speciale da smaltire secondo procedure e con costi che aggravano ulteriormente la situazione.

Danni incalcolabili anche a serre e vivai, danneggiati dall’eccessivo peso della neve. Particolarmente grave la situazione per le produzioni orticole: “Le aziende associate – spiega Donato Rossi – ci segnalano ortaggi in pieno campo, completamente congelati che non potranno mai essere commercializzati”.

“Una stima dei danni, che ammontano a milioni di euro – dice il presidente di Confagricoltura Puglia – non può che essere parziale in questo momento. Tuttavia non è difficile immaginare che i contraccolpi di tali eventi calamitosi si protrarranno a lungo con ripercussioni sull’economia agricola e agroalimentare regionale”.